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Quick Note

Libri (di mia formazione) #3 - "Homo Videns" - Giovanni Sartori

Lui ha detto tutto, in questo libro. Tutto quello che c’era da dire sui media, sull’informazione e sulla “formazione” della gente, e insomma sullo stato culturale e sociale cui si sarebbe giunti. In effetti ha detto tutto anche sull’attuale “democrazia” (cioè sulla “democrazia d’opinione”). Non ha fatto in tempo - fortuna sua - a vedere l’avvento dei social. Non gli avrebbe fatto piacere, suppongo, vedere dimostrate le sue tesi sino a questo punto.

Il mio pensiero va a lui ogni volta che apro Facebook.

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No: la Meloni col Mes non c'entra proprio nulla (che i 5S se ne facciano una ragione)

Solo per dovere di cronaca e onestà intellettuale (almeno per chi ce la fa a mantenerle): il MES fu votato a suo tempo dal Governo Monti, sì, quello del "golpe Napolitano", e la Meloni NON era Ministro.

Dopodiché, aggiuntina un po' lunghetta: esattamente quel Governo Monti invocato a gran voce per la storia dello spread, di cui poi si seppe il vero motivo (ovvero l'operazione di Deutsche Bank fatta apposta per far schizzare il nostro spread alle stelle), ovviamente avallata dal "compagno Napolitano" che mise al posto giusto le persone giuste che poi puntualmente misero l'Italia in ginocchio - oltre che per l'appunto approvando il MES - attraverso le lacrime della Fornero e i moniti di "nonno Mario". Io me li ricordo bene, tanti imbecilli che andarono persino in piazza, di sera davanti la residenza del Presidente della Repubblica, a inneggiare per Monti. Diedero dell'imbecille a me, a suo tempo, che mi permettevo di sottolineare cose di una certa rilevanza, e ovviamente la "buttarono in caciara" sostenendo che in questo modo io cercavo di sostenere Berlusconi... - figuriamoci: mai votato in vita mia - ma insomma, qualcosa che puzzava c'era. Molto.

Come dire: la storia certe volte porta delle vendette sublimi...

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Libri (di mia formazione) #2 - "Processo all'Occidente" - Marcello Veneziani

“Gli appunti e le riflessioni personali che si annotano sui libri li rendono ancora più importanti. E il numero dei segnalibro che vi sono contenuti testimoniano la persistenza di quei concetti e di quelle riflessioni nel tempo”

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Libri (di mia formazione) #1 - "Le idee a posto" - Alain de Benoist

#1 
(Osservi le biblioteche personali e capisci con chi hai a che fare. Poi rilevi quello che hanno fatto nella vita e capisci se hanno avuto coerenza. Se sono autentici oppure dei bluff)

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Solidarietà Vs Usura

Sentite, tutto il discorso su Europa e Stati e sistemi economici e monetari che stanno mettendo in campo si può sintetizzare in questo modo:

il momento dovrebbe far utilizzare un principio solo, che è quello identificato dalla parola “Solidarietà”

Invece si stanno paventando sistemi “a debito”, vale a dire di carattere usuraio.

Peggio: ci sono soggetti che tentano di fare usura e speculazione finanziaria sulle condizioni di disgrazia nella quale sono i Popoli e gli Stati.

Non c’è cosa peggiore di questa. E non c’è veramente altro da cercare di far capire.

Qui sono in gioco due visioni del mondo, due modi di essere: Solidarietà Vs Usura.

Siccome i sistemi solidali per fronteggiare questa crisi disgraziata ci sono, se li si volessero mettere in campo, coloro che si ostinano a suggerire gli altri, a far credere che esistano solo gli altri, a sostenere gli altri, ecco fanno semplicemente parte di quella sfera di Mondo che mi fa orrore.

Ricordate, è tutto molto semplice:

Solidarietà Vs Usura

(che al giorno d’oggi si potrebbe tradurre facilmente in Sovranità Monetaria e Politica Vs Dipendenza dai Mercati e dai loro Moloch, come Ue, Bce e Fmi)

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Europa, la storia al bivio - di Luciano Fuschini

Europa, la storia al bivio - di Luciano Fuschini

Nel 2017 ebbi l’onore, insieme ai “nostri” editori, di pubblicare un ponderoso saggio di Luciano Fuschini, riguardo l’Europa e i possibili e probabili scenari futuri anche in considerazione delle classi politiche che sino ad allora, e tuttora, la stavano e stanno dominando. È una lettura non semplice, come le letture di calibro generalmente sono, ma le riflessioni di allora diventano ancora più vivide oggi.

Se ne avete il tempo, la voglia e la capacità, sarà un esercizio arricchente.

(Al momento il servizio di stampa e distribuzione di questo libro su Amazon è sospeso sino al 3 aprile, ma intanto il libro si può prenotare e ricevere non appena le “rotative” riprenderanno a girare)

Ecco il link diretto: https://amzn.to/39qztn7

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Almeno la matematica, non facciamola diventare una opinione, vi prego.

Su tutto: sul numero dei morti, sul numero dei contagiati, sul numero dei respiratori per persona in Italia, sui tagli fatti alla Sanità, sugli interessi che ci cadrebbero addosso se accettassimo di contrarre nuovo debito per uscire dalla crisi…

E anche sui numeri degli anni passati: i dati Istat ci sono, i confronti con gli anni precedenti si possono fare. Anche trimestre per trimestre.

Davvero, i numeri almeno lasciamoli nel campo delle cose NON opinabili.

Per numeri parlo di quelli che abbiamo, di quelli che (forse un giorno…) avremo e che invece ora non abbiamo e dunque è inutile stare a dire (per ora), e di quelli che è “matematico” prevedere (come gli interessi su eventuali altri debiti).

  • Naturalmente questo vale per chi se la ricorda, la matematica, e ha voglia di andarsi a vedere un po’ di numeri. Per gli altri, lo dico subito, non rispondo neanche ai commenti: mi arrendo, continuate a opinare un po’ il diavolo che volete… -

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Popper e i coglioni che seguono il Talmud

E allora dai, saliamo un pizzico di tono... 

"Ogniqualvolta una teoria ti sembra essere l'unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere." 

Karl Popper.

PS. I Torquemada da salotto sono pregati di astenersi

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Radio Londra Facebook: a stronziiii

Credo di aver risposto a tutti, nel merito di ogni domanda ai miei ultimi post e segnalazioni precedenti (ovviamente non alle provocazioni e tanto meno ai commenti senza un minimo decente di esposizione: cosa diavolo dovrei rispondere a codesti?). 

E un virus molto contagioso. I non-sintomatici non hanno problemi. Tra i sintomatici muore lo 0,1%. Di questo 0,1% gli unici morti accertati "per" coronavirus sono - al momento: oggi 18 marzo - tre.  

Tutti gli altri avevano altre patologie e si sono aggravati in seguito alla contrazione di Covid-19. Ivi inclusi i due unici “giovani” sotto ai 40 anni.

Dunque al momento chiunque si ammala di Covid-19 e ne ha sintomi, se non ha altre patologie importanti e non è molto avanti con l’età, ne esce fuori. Come da una normale influenza. Soprattutto se evita gli ospedali dove fatalmente andrebbe a beccarsi altri virus in circolazione.

Vorrei precisare, prima di iniziare a tirare delle somme, non numeriche ma logiche che pur dai numeri deriveranno, che io non sto sostenendo (come altri) che le misure sanitarie prese in Italia siano più o meno giuste o sbagliate. Questa cosa, riguardo una situazione del genere, la si può dire semmai solo a posteriori, dopo aver tutti i dati in mano. E ora non li abbiamo.

Sto cercando di capire se è il caso di mettere in discussione il principio e le modalità con le quali tale principio è stato applicato. E ciò che ne consegue. E fatalmente conseguirà, a interpretare le ultime notizie da Europa, Mercati & Bce. 

Il principio per il quale potremmo aver effettuato una (mala) “operazione riuscita perfettamente” ma con “il malato morto”.

Per fare questo ci vuole tempo e calma, non panico e/o dividersi tra Curva Sud (#iorestoacasa e vuoi altri andate tutti affanculo) oppure Curva Nord (alla Sgarbi) secondo il quale siamo tutti capre che si sono fatte fregare.

Alcune certezze già le abbiamo, come la #certezza1 che ho scritto stamattina: e qualcosa di definitivo, quella certezza, dovrebbe darla a chi è ancora dotato di intelligenza. Altre verranno a poco a poco. E poi le riassumerò. Così si potrà comporre un quadro complessivo.

Che sì, un bel quadro complessivo, con tanto di conseguenze e colpevoli verrà fuori alla fine, questo lo prometto.

Al momento pare più che altro una situazione in cui c’è una Radio Londra aperta 24 ore su 24 (cioè Facebook) nella quale però chiunque prende il microfono e fa ciò che chiunque non abbia mai preso il microfono e se lo ritrova tra le mani fa: alza la manopola del volume al massimo per dire qualsiasi cosa.

Per tutti gli altri: abbonatevi al sito di Repubblica! Costa solo 1 euro!

(Intendo tutti gli altri media: per intenderci, quei grandi media le cui proprietà hanno proprietà anche nel settore farmaceutico, militare, finanziario…. Così almeno saprete chi sta parlando a chi. E probabilmente per “ottenere” cosa… Ricordate il “FATE PRESTO” del Sole24Ore?. Ecco)

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Coronavirus: #certezza1

#certezza 1: i tagli alla Sanità in nome della spending review, del patto di stabilità, dell'inno alle privatizzazioni (dalla Tatcher in poi) eccetera eccetera... non fanno bene.
Ergo: colpevoli coloro che l'hanno fatta e coloro che hanno votato governi che l'hanno fatta. Punto.

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"Vivere con poco" (Un argomento da portare avanti. Iniziamo)

"Vivere con poco" (Un argomento da portare avanti. Iniziamo)

“Come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire dentro un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo?”

Charles Bukowski

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"Loro sono furbi... ma noi possiamo essere intelligenti" Il primo libro di Federico Zamboni

"Loro sono furbi... ma noi possiamo essere intelligenti" Il primo libro di Federico Zamboni

Il privilegio di essere editore indipendente offre, tra le altre, una possibilità che non ha prezzo: pubblicare esclusivamente ciò in cui si crede. Essere “indipendenti” dal mercato, dalla necessità di guadagno a tutti i costi, evita insomma di fare i classici ragionamenti commerciali. Da noi si applica una regola sola: se il libro merita, lo pubblichiamo. Punto.

Grazie a questo oggi provo l’orgoglio (assieme ai “nostri” editori che lo condividono) di aver sanato un sacrilegio: Federico Zamboni, pur avendo scritto decine di migliaia di articoli, e fatto radio anche in realtà molto importanti, non aveva ancora avuto l’occasione di pubblicare un libro. Adesso il suo primo Titolo… è cosa fatta.

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Altro che Black Friday e Cyber Monday...

C'era una volta - nella fase solida della modernità - la "società dei produttori", epoca di masse, regole vincolanti e poteri politici forti. I valori che la governavano erano sicurezza, stabilità, durata nel tempo. Quel mondo si è sfaldato e oggi viviamo nella "società dei consumatori", il cui valore supremo è il diritto-obbligo alla "ricerca della felicità", una felicità istantanea e perpetua che non deriva tanto dalla soddisfazione dei desideri quanto dalla loro quantità e intensità. Eppure, dice Bauman, rispetto ai nostri antenati noi non siamo più felici: più alienati semmai, isolati, spesso vessati, prosciugati da vite frenetiche e vuote, costretti a prendere parte a una competizione grottesca per la visibilità e lo status, in una società che vive per il consumo e trasforma tutto in merce. Ma proprio tutto, anche i consumatori. Ciononostante stiamo al gioco e non ci ribelliamo, né sentiamo alcun impulso a farlo.

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I tedeschi senza tetto, ma dai

Vedi? Quando si parlava del "modello tedesco"... e da queste parti si diceva che faceva acqua ...

Ne scrive ZeroHedge, oggi...

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Tra gatti, John Keats, globalizzazione, e scenari da descrivere

Tra gatti, John Keats, globalizzazione, e scenari da descrivere

Alla fine siamo finiti davanti la tomba di John Keats. Io e Zamboni...

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Baudrillard, attualissimo

Che non è mica facile, ribellarsi, oggi. Visto che di ambivalenze viviamo (se non addirittura di plurivalenze). Capirlo però è già qualcosa. Anzi è già moltissimo.

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Capitalesimo, e debito

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Spread a 200 punti. Ci risiamo?

Ve lo ricordate? Poi venne il Golpe Napolitano. Venne Monti, la Fornero, eccetera eccetera. Ecco. Per dire eh: lo spread oggi è a 200 punti. Lo stanno preparando, il piatto avvelenato. (Di passaggio: e ora, la BCE, che s'inventa oltre al QE che spande a iosa da anni, ormai?).

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Facebook, Fake-News, algoritmi e... bolla dei filtri. Appunto

Facebook, Fake-News, algoritmi e... bolla dei filtri. Appunto

E insomma anche Facebook "affina" (si fa per dire) i suoi strumenti, cioè i suoi algoritmi (ovviamente realizzati da una manina, cioè da una volontà...) per "combattere le fake-news". (...)

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E a te, sul web, che filtro ti mettono?

La censura, il filtro, i nuovi doganieri del Web: tutto già molto chiaro, e da tempo. Vogliamo reagire? (dopo aver capito bene, ovviamente, ad esempio, qui).

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