Intervista straordinaria, finalmente, a un coraggioso medico in prima linea a Bergamo. Primissima linea, in terapia intensiva per essere precisi.
Ci sono 6 certezze (più una), per ora:
1. Il fattore X della abnorme diffusione, in Lombardia, non si è trovato. Per ora.
2. Della malattia si conosce ora di più, tanto da poter guarire dei pazienti “a casa”, senza farli arrivare in ospedale in condizioni disperate.
3. La mortalità complessiva è bassissima. Perché nelle prime fasi, cioè quelle curabili, se curato a dovere, questo virus si debella quasi come una normale influenza.
4. Una corresponsabilità enorme della situazione la si è già trovata: ed è stata la carenza della Sanità Pubblica. Senza questa carenza, si sarebbe potuto evitare di far arrivare negli ospedali pazienti già praticamente in fase terminale. Con buona pace di tutti i sostenitori del mercato, del liberismo, delle privatizzazioni, delle “letterine della Bce” e dei vari Mes & Troika collegati.
5. Vaccini: nonostante l’attuale corsa ai vaccini, vista l’esperienza attuale ancora inesistente su questo Coronavirus, e la caratteristica altamente mutagena di questo tipo di virus, la volontà attuale di accorciare i tempi di realizzazione del vaccino è pratica altamente pericolosa. In altre parole: “sperimentare” un vaccino sulle persone (come sostengono alcuni “luminari” dei patti per la scienza vari..) è - oggi, o tra anche solo tre mesi - operazione che si può considerare se non altro fortemente imprudente. Con buona pace degli interessi di chi vuole “vendere” i vaccini e di chi è complice ideologico della veicolazione di tale necessità. Il punto è la prevenzione (senonché, una persona che previene, e che non diviene dunque “paziente”, a Big Pharma non fa affatto piacere).
6. Da ultimo: prorogare il lockdown, al momento, è come “fare harakiri”.
Bonus. Qualche responsabile, qualche nome e cognome, si può dunque già identificare. Dal recente passato a oggi.
PS: Burioni non ci ha capito mai un cazzo: né all’inizio, a livello di prevenzione, né in termini di possibilità di diffusione, né quando mano a mano sono venute fuori alcune terapie di “primo intervento” che ha puntualmente deriso. E che se invece fossero state utilizzate sarebbero state in grado - come saranno in grado ora - di evitare la trasformazione dell’ospedale in catena di montaggio della morte. (Figuriamoci sugli attuali suggerimenti di fare “esperimenti” dei vaccini su dei volontari).
PS due: in culo a tutti quelli che sostengono la necessità di silenziare le voci di informazione alternativa