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Da Giulietto Chiesa a Giulietto Chiesa. Si ricomincia. A Rovereto. 3 e 4 giugno 2023

Da Giulietto Chiesa a Giulietto Chiesa. Si ricomincia. A Rovereto. 3 e 4 giugno 2023

3 e 4 giugno 2023. Rovereto. Un altro formidabile AlterFestival - questa volta in onore di Giulietto Chiesa - per riunire gli stati generali dell’informazione indipendente. Ci sarò. Insieme a tanti, tantissimi altri giornalisti. Per fare il punto della situazione. Per ricominciare.

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Ciao Giulietto, e grazie di tutto. Davvero

Ciao Giulietto, e grazie di tutto. Davvero

Ho avuto l’onore di intervistarlo, conoscerlo, frequentarlo, collaborarci, farci conferenze assieme, e soprattutto di leggere le sue migliaia di articoli e molti suoi libri, interessantissimi allora, e alcuni incredibili, a rileggerli oggi. Sono stato lusingato, assieme a Federico Zamboni, dalla sua richiesta di lavorarci assieme. E ancora di più sono fiero di averlo pubblicato nella rivista che ho diretto per un decennio.

Mi ha spiegato tanto…

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Associazione per la Libertà dell'Essere Umano

Associazione per la Libertà dell'Essere Umano

Cari Claudio Messora, Massimo Mazzucco, Diego Fusaro e Gianluigi Paragone,

mi rivolgo a voi perché siete tra coloro che - capacità vostra - tra le voci dissenzienti degli ultimi anni, siete riusciti ad avere tanta visibilità ed efficacia comunicativa.

Faccio sintesi giornalistica e arrivo al punto: occorre che vi uniate, nel modo che meglio credete, perché c’è bisogno di rispondere in modo unitario, e non sparpagliato come adesso, alla più grande offensiva lanciata - e mai concentrata come adesso - contro i popoli. Contro ognuno di noi.

È un’offensiva, come sapete e non mancate di sottolineare giustamente, che si muove su più fronti ma che ha la stessa matrice: quella contro la libertà. Che sia di informazione, di cura, di scelta politica ed economica o del semplice spostamento delle persone, tutti gli elementi sono stati messi “a dovere” sulla scacchiera e stanno portando molto, molto velocemente allo stato delle cose che stiamo osservando da anni e soprattutto nelle ultime settimane.

Voglio dire, e vi chiedo: non è (più) questo il momento per fare delle petizioni e raccolte firme per obiettivi, pur giustissimi, ma a “scartamento ridotto”. Come quello relativo alle mera “libertà di informazione”; occorre un obiettivo, e una raccolta di adesioni, volti a qualcosa di molto più grande. E occorrono voci e mezzi che se ne prendano cura e responsabilità. Ecco perché vi chiedo di battere un colpo, ma tutti assieme e in modo convinto. Passando anche sopra a piccole e possibili differenti opinioni su alcuni punti (che in questo momento non farebbero altro che contribuire al dividi et impera che tanto fa comodo).

Voi assieme potete farlo.

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Ora o mai più

Ora o mai più

Salto a piedi pari tutta la parte relativa al Covid-19, a pandemia non pandemia, a virus non virus, a morti con o per o senza, e ad altre supposizioni che per il momento non è possibile confermare o smentire, e vado dritto al punto. Che è ben altro.

Che la condizione nella quale siamo sia stata deliberatamente “creata” oppure meno, una cosa è certa: la stanno “cavalcando” per apportare alcune ulteriori - ed enormi - modifiche economiche, civili e sociali. E a passo di carica peraltro. Chi la sta cavalcando? Ovviamente i vari cartelli che possono farlo.

Cosa voglio dire?

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Coronavirus: 6 certezze dall'occhio del ciclone (di Bergamo)

Coronavirus: 6 certezze dall'occhio del ciclone (di Bergamo)

Intervista straordinaria, finalmente, a un coraggioso medico in prima linea a Bergamo. Primissima linea, in terapia intensiva per essere precisi.

Ci sono 6 certezze (più una), per ora…

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Io non firmo l’autodichiarazione illegale, e non dovreste farlo anche voi. Perché c’è un rischio grosso così

Io non firmo l’autodichiarazione illegale, e non dovreste farlo anche voi. Perché c’è un rischio grosso così

In altre parole: non partecipiamo a questa raccolta di firme coatta.

Parto dunque dalla fine, con una affermazione, e poi vi spiego il perché in due modi. Il primo: dalla parte giuridica, che ho approfondito con l’aiuto di diverse consulenze legali. Il secondo: con parole comprensibili anche a chi non è giurista.

Mi permetterò in calce di consigliare dei comportamenti da adottare in caso di richiesta di autocertificarsi da parte delle forze dell’ordine. Ma ribadirò il pericolo enorme di continuare supinamente a firmare un documento che è al di fuori della legge, perché le conseguenze potrebbero essere disastrose sulla nostra libertà futura.

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Libri (di mia formazione) #3 - "Homo Videns" - Giovanni Sartori

Lui ha detto tutto, in questo libro. Tutto quello che c’era da dire sui media, sull’informazione e sulla “formazione” della gente, e insomma sullo stato culturale e sociale cui si sarebbe giunti. In effetti ha detto tutto anche sull’attuale “democrazia” (cioè sulla “democrazia d’opinione”). Non ha fatto in tempo - fortuna sua - a vedere l’avvento dei social. Non gli avrebbe fatto piacere, suppongo, vedere dimostrate le sue tesi sino a questo punto.

Il mio pensiero va a lui ogni volta che apro Facebook.

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Storie, "storielle" e storiacce presto dimenticate

Storie, "storielle" e storiacce presto dimenticate

Per favore aiutatemi a capire. Dico sul serio: aiutatemi.

Io vi chiedo: ma è veramente possibile che in pochi ricordino quell’assurda lettera inviata all’Italia nell’agosto 2011 dove c’erano scritti i provvedimenti “consigliati” dalla BCE.

No perché veramente poi è facile parlare di “storielle” se non si ricorda quel passaggio. Lo capisco: si ignora quel passaggio, lo si è dimenticato, o lo si è voluto dimenticare…, e il gioco è fatto. Tutto quanto avvenuto dopo non è più storia ma appunto diventa una “storiella”.

E invece no, cazzarola.

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No: la Meloni col Mes non c'entra proprio nulla (che i 5S se ne facciano una ragione)

Solo per dovere di cronaca e onestà intellettuale (almeno per chi ce la fa a mantenerle): il MES fu votato a suo tempo dal Governo Monti, sì, quello del "golpe Napolitano", e la Meloni NON era Ministro.

Dopodiché, aggiuntina un po' lunghetta: esattamente quel Governo Monti invocato a gran voce per la storia dello spread, di cui poi si seppe il vero motivo (ovvero l'operazione di Deutsche Bank fatta apposta per far schizzare il nostro spread alle stelle), ovviamente avallata dal "compagno Napolitano" che mise al posto giusto le persone giuste che poi puntualmente misero l'Italia in ginocchio - oltre che per l'appunto approvando il MES - attraverso le lacrime della Fornero e i moniti di "nonno Mario". Io me li ricordo bene, tanti imbecilli che andarono persino in piazza, di sera davanti la residenza del Presidente della Repubblica, a inneggiare per Monti. Diedero dell'imbecille a me, a suo tempo, che mi permettevo di sottolineare cose di una certa rilevanza, e ovviamente la "buttarono in caciara" sostenendo che in questo modo io cercavo di sostenere Berlusconi... - figuriamoci: mai votato in vita mia - ma insomma, qualcosa che puzzava c'era. Molto.

Come dire: la storia certe volte porta delle vendette sublimi...

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Libri (di mia formazione) #2 - "Processo all'Occidente" - Marcello Veneziani

“Gli appunti e le riflessioni personali che si annotano sui libri li rendono ancora più importanti. E il numero dei segnalibro che vi sono contenuti testimoniano la persistenza di quei concetti e di quelle riflessioni nel tempo”

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Libri (di mia formazione) #1 - "Le idee a posto" - Alain de Benoist

#1 
(Osservi le biblioteche personali e capisci con chi hai a che fare. Poi rilevi quello che hanno fatto nella vita e capisci se hanno avuto coerenza. Se sono autentici oppure dei bluff)

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Solidarietà Vs Usura

Sentite, tutto il discorso su Europa e Stati e sistemi economici e monetari che stanno mettendo in campo si può sintetizzare in questo modo:

il momento dovrebbe far utilizzare un principio solo, che è quello identificato dalla parola “Solidarietà”

Invece si stanno paventando sistemi “a debito”, vale a dire di carattere usuraio.

Peggio: ci sono soggetti che tentano di fare usura e speculazione finanziaria sulle condizioni di disgrazia nella quale sono i Popoli e gli Stati.

Non c’è cosa peggiore di questa. E non c’è veramente altro da cercare di far capire.

Qui sono in gioco due visioni del mondo, due modi di essere: Solidarietà Vs Usura.

Siccome i sistemi solidali per fronteggiare questa crisi disgraziata ci sono, se li si volessero mettere in campo, coloro che si ostinano a suggerire gli altri, a far credere che esistano solo gli altri, a sostenere gli altri, ecco fanno semplicemente parte di quella sfera di Mondo che mi fa orrore.

Ricordate, è tutto molto semplice:

Solidarietà Vs Usura

(che al giorno d’oggi si potrebbe tradurre facilmente in Sovranità Monetaria e Politica Vs Dipendenza dai Mercati e dai loro Moloch, come Ue, Bce e Fmi)

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Europa, la storia al bivio - di Luciano Fuschini

Europa, la storia al bivio - di Luciano Fuschini

Nel 2017 ebbi l’onore, insieme ai “nostri” editori, di pubblicare un ponderoso saggio di Luciano Fuschini, riguardo l’Europa e i possibili e probabili scenari futuri anche in considerazione delle classi politiche che sino ad allora, e tuttora, la stavano e stanno dominando. È una lettura non semplice, come le letture di calibro generalmente sono, ma le riflessioni di allora diventano ancora più vivide oggi.

Se ne avete il tempo, la voglia e la capacità, sarà un esercizio arricchente.

(Al momento il servizio di stampa e distribuzione di questo libro su Amazon è sospeso sino al 3 aprile, ma intanto il libro si può prenotare e ricevere non appena le “rotative” riprenderanno a girare)

Ecco il link diretto: https://amzn.to/39qztn7

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Almeno la matematica, non facciamola diventare una opinione, vi prego.

Su tutto: sul numero dei morti, sul numero dei contagiati, sul numero dei respiratori per persona in Italia, sui tagli fatti alla Sanità, sugli interessi che ci cadrebbero addosso se accettassimo di contrarre nuovo debito per uscire dalla crisi…

E anche sui numeri degli anni passati: i dati Istat ci sono, i confronti con gli anni precedenti si possono fare. Anche trimestre per trimestre.

Davvero, i numeri almeno lasciamoli nel campo delle cose NON opinabili.

Per numeri parlo di quelli che abbiamo, di quelli che (forse un giorno…) avremo e che invece ora non abbiamo e dunque è inutile stare a dire (per ora), e di quelli che è “matematico” prevedere (come gli interessi su eventuali altri debiti).

  • Naturalmente questo vale per chi se la ricorda, la matematica, e ha voglia di andarsi a vedere un po’ di numeri. Per gli altri, lo dico subito, non rispondo neanche ai commenti: mi arrendo, continuate a opinare un po’ il diavolo che volete… -

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Alain de Benoist e l'attualità di una intervista dal valore perenne

Alain de Benoist e l'attualità di una intervista dal valore perenne

Anni fa - tanti anni fa - a Parigi, ebbi l’onore, aiutato da altri colleghi, di fare una intervista a quello che allora ritenevo, e ritengo tuttora, il più grande intellettuale vivente, vale a dire Alain de Benoist (qui le sue opere).

Laddove per intellettuale intendo esattamente la definizione che egli stesso ne diede all’interno dell’intervista:

“l’intellettuale è colui che cerca di comprendere e far comprendere il momento storico in cui stiamo vivendo”

Ripropongo oggi quella lunga intervista, perché molti dei temi affrontati possono essere un antidoto, o (fosse) anche solo un balsamo, per tante delle cose che ci troviamo ad affrontare oggi.

I concetti chiave affrontati furono quelli di informazione, limite, solitudine e solidarietà, che secondo lo studioso francese non si svilupperà per via istituzionale o dogmatica, ma spontanea.

È la “nostalgia del futuro”, il cercare di far avvenire quello che vorremmo, a doverci dare la forza di superare il tempo oscuro nel quale viviamo.

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Popper e i coglioni che seguono il Talmud

E allora dai, saliamo un pizzico di tono... 

"Ogniqualvolta una teoria ti sembra essere l'unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere." 

Karl Popper.

PS. I Torquemada da salotto sono pregati di astenersi

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Finalmente un Giornalista vero che fa delle domande giuste al (presunto controverso) Dottor Montanari

Finalmente un Giornalista vero che fa delle domande giuste al (presunto controverso) Dottor Montanari

Sui contenuti dell’intervista, o meglio sulle risposte di Montanari, lascio a ognuno riflessioni e interpretazioni. Anche se la “chiusura” di Mazzucco è deontologicamente perfetta.

Così come sull’ignobile richiesta del “Patto Trasversale per la Scienza” di oscurare alcune opinioni e i canali che le diffondono (a tal proposito riporto la perfetta analisi di Vittorio Sgarbi su questa vicenda).

Quello che mi preme sottolineare è la bontà dell’intervista stessa, ovvero la capacità professionale di Massimo Mazzucco (su contro.tv) di porre le domande giuste. Che è sempre da lì che si dovrebbe partire.

Abbiamo bisogno di informazione, eccome. Anche di sentire pareri coi quali possiamo non essere d’accordo.

Ma per questo abbiamo bisogno di Giornalismo vero. Merce rarissima, in questo periodo. Su ogni fronte.

Mazzucco è un esponente raro di questo mestiere. (ecco l’intervista)

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La "colpa" delle privatizzazioni (visto quanto ci hanno fatto bene?)

La "colpa" delle privatizzazioni (visto quanto ci hanno fatto bene?)

Prima che “manu militari” oscurino Byoblu - del che speriamo proprio di no - forse la pena fissare questo video del 2016 che Claudio Messora mi chiese di fare proprio sul tema delle privatizzazioni.

Ci sono date, nomi e cognomi. Insomma c’è la storia certificata del perché sono state fatte e di chi le ha fatte.

Così, per non dimenticare. Soprattutto oggi che abbiamo carenze… ospedaliere.

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Quanto è (e sarà) profonda questa crisi?

Quanto è (e sarà) profonda questa crisi?

Quasi tutti i virologi che possiamo considerare “autorevoli” sono ormai concordi sulla gravità della situazione, vale a dire sulla natura estremamente pericolosa e virulenta del Covid-19, a questo punto anche quasi tutti coloro che solo alcuni giorni addietro si erano espressi in maniera totalmente anti-allarmistica, ad iniziare dall’infettivologo Bassetti Bassetti e da altri medici e scienziati di pari livello che avevano, a sentire le loro dichiarazioni di allora, sottovalutato la cosa.

I numeri, sebbene non lo dimostrino ancora in questo momento, colpevole il clamoroso ritardo col quale l’Istituto Superiore della Sanità riesce a identificare i morti “per” Covid-19 e quelli “con” che in ogni caso non sarebbero morti (almeno non ora) se non avessero contratto tale virus e se avessimo avuto strutture sanitarie adeguate, dimostrano potenzialmente e in via previsionale che si tratta di una epidemia con letalità superiore alla norma.

Il che equivale a dire che sì, occorrono norme sanitarie, sociali ed economiche molto più importanti rispetto a quelle messe in campo in casi normali.

In merito a queste ultime, per quanto riguarda l’Italia (e l’Europa) si sono prese disposizioni a mio avviso (e non solo mio) inadeguate, sia dal punto di vista immediato, sia viste in prospettiva…

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Coronavirus: pensare altrimenti? (O almeno pensare)

Coronavirus: pensare altrimenti? (O almeno pensare)

Prendo tre tra i commenti più sintetici e rilevanti ricevuti ai miei post precedenti per quello che voglio dire oggi. Perché spostano la discussione esattamente al punto cui sto cercando di arrivare, cioè di capire (no: non ci sono arrivato ancora).

Sembrerebbe dunque che ci troviamo di fronte a…

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